Le liriche di Annamaria appaiono dense di una straordinaria meraviglia costruttiva e si aprono in un vero codice di adamantina verità. L'autrice porta in sé un'ispirazione istintiva, quasi praticata come un oracolo e per questo nascosta, profonda, con verità appena sfiorate, oggettivate da una versificazione concettualmente vigorosa, che dà origine ad una architettura poetica particolare, in grado di descrivere il groviglio delle vibrazioni che si sprigionano dal suo animo. Dalla prefazione di Giovanni Albano
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