"Ho avuto la fortuna di avere un professore di storia e filosofia che amava i giovani tanto quanto amava le materie che insegnava. Spesso apriva la sua casa a chi avesse avuto interesse ad approfondire i temi trattati in classe ed il suo studio si riempiva di studenti che, seduti a terra intorno a lui, ponevano domande, disquisivano su argomenti, improponibili alla nostra età come la vita, la morte, l'anima, la scienza, il rapporto fra scienza e Chiesa... Lui ascoltava, stimolava, spiegava le posizioni del filosofo che stavamo studiando e rispondeva ad ogni domanda che gli venisse posta. Erano gli anni della contestazione, dell'autunno caldo, dei volantinaggi davanti alle fabbriche per cercare quell'unione fra studenti ed operai che avrebbe dovuto ribaltare il sistema."
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