E' il sonno della coscienza, prima ancora che quello della ragione che genera mostri. Questo il messaggio che si può trarre dalla lettura del Saggio di Mario Boyer. Sottostà oggi al capitalismo globalizzato e finanziarizzato entrato da alcuni anni in una crisi strutturale, una umanità sempre più asservita alle ragioni del sistema economico fondato sul profitto, più disuguale, alienata, reificata, minacciata da rischi inediti nucleari e ambientali. Un'umanità schiacciata dentro l'orizzonte di un presente continuo e a rischio di futuro. è quanto emerge dall'analisi dell'autore, che si prova a leggere la crisi della persona intrecciandola con la crisi del modello capitalistico di società dominante nel mondo. Il proposito del Saggio non è di indicare soluzioni, ma di contribuire alla consapevolezza della situazione di pericolo in cui siamo e richiamare ad una assunzione di responsabilità, individuale e politica. Si propone di essere, per così dire, come le campane dell'Andreij Rubliov di Tarkovskij che annunciano che la barbarie è alle porte.
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