Ormai tutto era pronto, anche lei, anche il suo sguardo organizzato. Sola, mancava la sua vera anima, la sua natura entusiasta e volitiva. Si voltò a guardare per l’ultima volta il frutteto di sua nonna, le viole, che immaginava ancora di quel viola scurissimo, ed avvertiva il velluto dei petali tra le dita come se il ricordo dei suoi dieci anni fosse vivo ancora, ancora più vivo del vissuto. Mentre come una videocamera i suoi occhi coglievano l’essenza dello spazio che la avvolgeva, si accorse che l’albero di amarene non c’era più... eppure lo ricordava proprio in quel punto tra la casa e l’ingresso della scalinata. Le ortensie c’erano, come anche le rose di un rosa pallido ma l’amareno era scomparso. Così erano scomparsi i ricordi e i profumi delle amarene ed il sapore e la loro consistenza. Voglio tornare indietro si disse.